Entrambe strumenti musicali a 6 corde, iconiche ed utilizzate da milioni di chitarristi in tutto il mondo, la chitarra elettrica e quella acustica, seppur simili, presentano delle differenze, non solo di suono, che scopriremo insieme in questo breve articolo.
Chitarra acustica
La chitarra acustica può essere considerata come un’evoluzione della ben più risalente nel tempo chitarra classica. Fu inventata nel 1833 da Christian Frederick Martin, un liutaio tedesco immigrato negli Stati Uniti e da allora la sua popolarità è esplosa, soprattutto grazie al genere blues e folk, arrivando fino ai giorni nostri. Si tratta di una chitarra dal tono caldo e naturale che (come la classica) produce in maniera autonoma il suono grazie al suo corpo cavo di legno in cui le vibrazioni delle corde si amplificano naturalmente.
La chitarra acustica, pertanto, non necessita di alcun tipo di sistema di amplificazione elettronico per suonare, il che ne agevola l’utilizzo nonché il trasporto. Tuttavia, presenta delle limitazioni: se la si suona davanti ad un grande pubblico (ad esempio in uno stadio) il suo suono, se non ripreso da un microfono, non potrà essere udito da chi si trova troppo lontano dal palco. Per ovviare a questo problema è stata inventata la chitarra elettroacustica (o acustica amplificata), la quale oltre a presentare tutte le caratteristiche di una chitarra acustica (quali le corde in metallo, la forma, ecc.) può essere collegata ad un normale amplificatore.
Chitarra elettrica
Inventata nel 1931, la chitarra elettrica presenta un corpo intero e non vuoto come quello della chitarra acustica. La ragione risiede nel fatto che il suono viene generato in un altro modo. Quando le corde di una chitarra elettrica vengono pizzicate, le vibrazioni che ne conseguono vengono convertite da dei magneti avvolti in delle bobine di rame, i famosi pick-up(Cosa sono?), in segnali elettrici, i quali confluiscono in fine verso l’amplificatore tramite l’apposito cavo. Questo tipo di chitarra, pertanto, non è uno strumento acustico; se suonata senza amplificatore il suo suono acuto e potente sarà appena udibile.
La chitarra elettrica ha avuto in un secolo uno sviluppo enorme e ha contribuito senza dubbio alla nascita del genere di musica rock ed ai suoi tanti sottogeneri. Diversi, inoltre, sono i modelli e le aziende produttrici di chitarre elettriche, tra i più famosi troviamo il leggendario modello Stratocaster fabbricato in tantissimi colori e/o versioni.
Perché scegliere l’una o l’altra?
Ma quali sono le differenze tra questi due modelli di chitarra?
- Prima fra tutte il suono. Nella chitarra acustica è naturale e caldo, in quella elettrica è per l’appunto “elettrico” e può assumere diverse sfaccettature grazie all’utilizzo di numerosi effetti, quali riverbero, delay, distorsore, ecc.;
- Un’altra differenza che cade subito all’occhio è la forma. La chitarra acustica è più grande, ha una forma arrotondata, la sua cassa di risonanza è vuota e presenta un buco al centro. La chitarra elettrica è più piccola ed ha un corpo intero;
- L’età. La chitarra acustica è più antica della chitarra elettrica di circa un secolo;
- La chitarra acustica non ha bisogno di amplificatori essendo in grado di produrre il suono da sola all’interno della sua cassa. Il suono in una chitarra elettrica, invece, è il risultato di vibrazioni rilevate dai pick-up e convertite in segnali elettrici inviati ad un amplificatore;
- Le corde. Le chitarre acustiche montano corde di nylon o di acciaio, mentre le chitarre elettriche montano solo corde di acciaio;
- L’utilizzo. Le chitarre acustiche sono più utilizzate nella musica blues e folk, mentre le chitarre elettriche sono utilizzate principalmente nella musica rock;
- Le chitarre elettriche sono dotate di pulsanti, interruttori e manopole non presenti invece nelle chitarre acustiche. Nel caso di chitarre acustiche amplificate, invece, potremmo trovarci davanti a potenziometri del volume;
- La chitarra acustica può essere suonata dappertutto, ma non essendo amplificata non rende bene in spazi molto grandi ed aperti. La chitarra elettrica non ha di questi limiti potendo essere collegata ad amplificatori ed udita anche a grande distanza (lo stesso vale per l’acustica amplificata).
Conclusioni
Viste le differenze tra queste due chitarre viene, infine, da chiedersi quale tra le due sia più facile da suonare, soprattutto per i principianti. La risposta non è univoca, dipende dal genere che si vuole suonare e da tanti altri fattori, nonché dal gusto dello studente. Tuttavia, molti consigliano di iniziare con una chitarra acustica per imparare la tecnica di base che consente poi di passare a qualsiasi altro tipo di chitarra si voglia suonare senza troppe difficoltà. Non a caso tutti i grandi chitarristi suonano indistintamente sia la chitarra elettrica che quella acustica, proprio perché una volta imparate le tecniche di base è possibile padroneggiare entrambi gli strumenti.
Premesso ciò, secondo altri, invece, sarebbe più semplice iniziare a suonare con la chitarra elettrica perché è dotata di un corpo più piccolo, di un manico più maneggevole e perché monta delle corde più fini e semplici da diteggiare. Insomma, l’ultima parola cade sempre sull’istinto e le sensazioni di chi suona o vorrebbe iniziare a suonare un determinato strumento. Fare un giro per i negozi o farsi prestare lo strumento in modo da “tastare” il terreno prima dell’acquisto, non sarebbe di certo una cattiva idea.