La chitarra elettrica, si sa, ha un suono più acuto e strillante di quella classica o di quella acustica(Scopri le differenze) e questo deriva dal funzionamento dello strumento. A renderla diversa è soprattutto la presenza del pick up, cioè quella piccola componente frapposta fra la tastiera e il corpo della chitarra che ha il compito fondamentale di tramutare le vibrazioni generate dalle corde in un vero e proprio impulso elettrico, dando vita al suono che poi sarà riprodotto per mezzo di dispositivo acustico collegato (amplificatore). Senza la sua presenza, quindi, ogni colpo di plettro sulle corde non avrebbe alcuna utilità e non produrrebbe nulla eccetto il classico rumore “gracchiante”.
Esistono diversi tipi di pick up per chitarra elettrica e ognuno di questo è in grado di conferire alla stessa un vero e proprio suono diverso. In linea generale è possibile distinguerli in due categorie: pick up magnetici e pick up piezoelettrici. All’interno della prima, inoltre, c’è una distinzione relativa a strumenti di tipo attivo e strumenti di tipo passivo. Per fare un po’ di ordine, di seguito è possibile leggere e approfondire le varie tipologie e le caratteristiche uniche e peculiari di ogni pick up per chitarra elettrica. In questo modo, chi è interessato potrà avere accesso a tutte le informazioni necessarie a comprendere qual è il pezzo più indicato alle proprie esigenze e non sbagliare l’acquisto.
Pick up magnetici per chitarra elettrica: Single Coil e Humbucker
I pick up magnetici per chitarra sono quelli più diffusi e apprezzati. Da un punto di vista costruttivo, sono formati da vari magneti avvolti da una bobina di rame che producendo così quello che viene chiamato campo magnetico. Quest’ultimo interagisce con la vibrazione prodotta dalle corde e la trasforma in suono tramite l’amplificatore. Si tratta di un meccanismo molto semplice, tuttavia i pick up di questo tipo devono essere trattati con molta cautela perché ogni piccola alterazione nella loro struttura potrebbe portare a deformare il suono. Questa tipologia di strumento si distingue in single coil oppure humbucker.
I pick up single coil sono i più semplici da realizzare. Sono realizzati in rame avvolto su una bobina singola. Questi sono anche i più antichi da un punto di vista storico perché affondano le loro origini addirittura nel 1920. Fra le caratteristiche sonore dei pick up single coil per chitarra elettrica c’è, sicuramente, un suono molto chiaro e quasi cristallino, con note nitide e facilmente udibili. Purtroppo, data la loro altissima sensibilità, è facile che rispondano ad altre interferenze elettriche producendo un rumore di fondo indicabile come ”hum”.
Da questa parola nascono, appunto, i pick up per chitarra chiamati humbucker. Data la loro formazione e composizione, infatti, hanno lo scopo di risolvere il problema del ronzio dei single coil. Sotto l’aspetto costruttivo, sono costituiti da due bobine di rame che avvolgono due set di magneti, i quali a loro volta vengono installati invertendo la polarità del secondo set. In questo modo i rumori captati dalle bobine saranno in controfase e si annulleranno. Naturalmente, con i pick up humbucker cambia pure il suono: si tratta di note molto più corpose e calde all’orecchio che rimangono persistenti come se fossero pastose.
Pick up magnetici per chitarra: attivi e passivi
La distinzione in single coil e humbucker non è l’unica esistente per quanto riguarda i pick up per chitarra elettrica(Come scegliere una chitarra elettrica). Questi, infatti, sono sia attivi che passivi.
I pick up passivi sono quelli più apprezzati e diffusi fra i musicisti perché hanno il vantaggio di non avere alcuna alimentazione elettrica supplementare riuscendo comunque a produrre un suono pieno, morbido e delicato all’orecchio che comunque permette di sperimentare con alti e bassi. Purtroppo, in alcuni casi questi pick up passivi possono portare a sperimentare un rumore di fondo molto udibile.
I pick up attivi, di contro, sono energivori e richiedono di essere collegati a una batteria da 9 volt per alimentare il preamplificatore incorporato all’interno dello strumento. Questo piccolo disagio è, naturalmente, compensato da un suono molto più potente alle orecchie, soprattutto per quanto riguarda il gain e il sustain. Non è facile controllare la dinamica di un pick up attivo, tuttavia durante la suonata non ci sarà mai il rischio di sentire dei rumori di fondo.
Pick up per chitarre acustiche amplificate
Infine, esistono dei pick up per chitarre acustiche elettrificate chiamati piezoelettrici. Questi tipi di pick up sono realizzati in modo da captare la vibrazione fisica prodotta dalle corde sul legno, motivo per cui, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale il legno utilizzato nella costruzione dello strumento. La vibrazione delle corde viene tramutata in segnale elettrico grazie al “piezo” che si trova a contatto con il legno a ridosso del ponte, il quale passerà il segnale generato al mini amplificatore incorporato (alimentato da una batteria a 9v), per poi inviarlo in uscita sul jack. Per via dell’elaborato meccanismo di produzione del suono, i pick up piezoelettrici hanno la peculiarità di offrire una melodia molto pulita e assente di qualsiasi disturbo fonico. Il motivo è da trovarsi nel fatto che per via del loro funzionamento sono privi di interferenze elettromagnetiche.